FERMENTAZIONE E MATURAZIONE
La fermentazione è divisa in due fasi: fermentazione principale e fermentazione secondaria (maturazione). Qui entra in gioco il lievito, la cui quantità e la temperatura alla quale viene aggiunto varia a seconda del tipo di birra da produrre.
Nella fermentazione secondaria, invece, la birra prodotta viene messa a maturare in dei tini ad una temperatura che oscilla fra i 0 e i 2 gradi centigradi per 4-5 settimane circa (quelle più pregiate possono essere fatte maturare anche per dei mesi).
Alcune birre, però, vengono prodotte utilizzando la fermentazione naturale (o spontanea): queste birre, generalmente di frumento, vengono prodotte nei dintorni di Bruxelles e sfruttano gli lieviti presenti nell’aria.
Altre birre ancora, hanno una terza fase di fermentazione, la cosidetta “fermentazione in bottiglia”: prima dell’imbottigliamento viene aggiunto del lievito che fa in modo di aumentare il tasso alcolico della birra. Birre di questo tipo sono solitamente quelle di abbazia e le strongale, e alcune birre bianche (che riescono a mantenere un tasso alcolico abbastanza basso).
Alla fine di questo periodo la birra viene filtrata (per eliminare i residui) e imbottigliata o infustata, a seconda della destinazione.
Per alcune birre vi è infine un’ultima fase di preparazione: la pastorizzazione che serve a eliminare gli ultimi batteri presenti, al fine di aumentarne la conservazione.