Per quanto riguarda la storia italiana, i primi a bere birra furono gli etruschi: la bevanda si chiamava “pevakh”, fatta inizialmente con segale e farro, poi con frumento e miele. I romani preferivano il vino, ma non disdegnavano la “barbara” birra. Con la caduta dei romani e l’invasione barbara, la birra si diffuse sempre più anche nella nostra bella penisola italica. La birra venne bevuta soprattutto dagli uomini, mentre alle donne poteva essere somministrata solo sotto controllo medico.
Nel 1494 si sposarono Massimiliano I d’Asburgo e Bianca Maria Visconti, nipote del duca di Milano Ludovico il Moro che, per festeggiare le nozze, offrì a tutti i milanesi un boccale della schiumosa bevanda (così si fà!!! Birra gratis a tutti!!! Evviva!!).
In Italia, però, non si fabbricava la birra, ma veniva solo importata; fu solo nel 1700 che anche da noi iniziò ad essere prodotta, soprattutto al Nord, grazie anche alla vicinanza e alla dominazione austriaca. Le prime birre erano molto forti e ad alta fermentazione che, purtroppo, venivano annacquate per rendere più accettabile il gusto. Con l’aiuto degli austriaci e dei tedeschi, l’arte della birra migliorò anche in Italia, che pian-pianino divenne sempre più indipendente dagli stranieri, fino ad avere delle fabbriche tutte sue; la prima fabbrica della birra in Italia è stata la “Le Malterie Italiane” di Avezzano (anno 1890).