16 Feb Italia Beer Festival 2008
Italia Beer Fest
Evento organizzato da ADB (Associazione degustratori birra) a Milano (fiera milanocity): biglietto di ingresso 6€ ai quali vanno aggiunti 3 euro di cauzione per il bicchiere da utilizzare durante gli assaggi.
Gli assaggi non sono liberi, ma occorre acquistare i “tappi” all’ingresso (1€ = 1 tappo); dopodichè si può decidere di spenderli con assaggi da 10cl (1 tappo) oppure assaggi da 25cl (2 tappi). Questo per la parte prettamente economica, ma che serve anche per far capire subito che l’evento, seppur pregevole, non ha il solo scopo di diffondere la cultura birraia, ma anche quello di far cassa (scelta più o meno condivisibile, chi sono io per emettere un giudizio?), tagliando un po’ le gambe a quegli appassionati che vorrebbero fare molti assaggi di birre differenti ma contemporaneamente diminuendo il numero di ubriachi vaganti per gli stand.
Dopo le due code (una per il biglietto d’ingresso, l’altra per l’acquisto dei tappi e il ritiro del bicchiere) finalmente si entra.
Il padiglione, come nella precedente edizione, è organizzato “a quadrato”: intorno ci sono tutti i piccoli stand dei vari birrifici e distributori presenti, mentre nella zona centrale sono presenti vari tavoli, il venditore di vettovaglie e i punti di pulizia dei bicchieri dotati di scovolino e fontanella.
L’aspetto “pulizia dei bicchieri” purtroppo non brilla certo per efficienza: i punti erano pochi e spesso era necessario stare in coda per poter lavare il proprio bicchiere; quando non c’era coda era perchè il sistema aveva qualche problema. Per non parlare della dislocazione: aver piazzato uno di questi punti proprio di fianco a un quadro elettrico non mi è sembrata proprio una genialata, per di più che non erano nemmeno molto fissi i lavabi in oggetto…
Ma passiamo finalmente al vero scopo di questa visita. le birre!!
I birrifici presenti non sono pochi (credo almeno una trentina), anche se quelli di qualità sono in netta minoranza. E’ presente anche uno stand di Beer Concept con parecchie buone spine.
Siamo partiti con il birrificio White Dog, dove abbiamo assaggiato la IPA e la PORTER.
IPA: al naso si sente subito il pompelmo e l’agrumato (indice forse della presenza di luppolo cascade?), però ha un po’ poco corpo.
PORTER: anche qui c’è un po’ di carenza di corpo, al naso risaltano le note di liquirizia e caffè.
Tappa obbligata al Bi-Du dove abbiamo potuto assaggiare la Buena Suerte e una grande ArtigianAle randalizzata (con kent e cascade in plugs): birra estrema con un ottimo aroma di lupposo che sovrasta tutti gli altri sapori sia al naso che in bocca, corpo morbido e rotondo.
Passiamo dall’altra parte del quadrato e andiamo al Birrificio Menaresta di Carate Brianza, nuova realtà che però promette bene. Abbiamo assaggiato una birra alla cannella molto buona ed equilibrata: la Felina. (A quuesta birra viene aggiunta la cannella in fase di bollitura)
Fin qui tutto bene: birre bevibili e alcune veramente di ottima qualità. Ma non può andare sempre bene.. infatti siamo andati allo stand del birrificio Baüscia per assaggiare la Mild. Personalmente sono stato “salvato” da chi mi ha consigliato di tenermi il mio tappo e di andare a spenderlo per un’altra birra… chi invece l’ha presa non è rimasto particolarmente felice. Riporto solamente il commento meno cattivo: “sa di fogna di Calcutta“.
Mi dispiace di non aver assaggiato altre produzioni: ricordo che l’anno scorso (forse due anni fa) avevo bevuto qualche produzione di discreto livello.
Per rifarci la bocca siamo andati sul sicuro, dirigendoci verso lo stand del Birrificio del Ducato, ormai una conferma del panorama brassicolo italiano, ogni volta le birre prodotte di questo giovane mastro sono sempre più affinate e piacevoli.
New morning: corposa, fresca e morbida, con note di biscotto e caramello (c’è anche chi ci ha trovato del “medicinale, solvente” nel retrogusto)
A.F.O.: Si sente molto il Saaz (credo…), birra molto buona
Sally Black: un mix tra porter e stout molto ben riuscita con sentori di caramello, tostato e un po’ di cioccolato (spero di essermi ricordato correttamente il nome di questa birra!).
E’ la volta del birrificio Gilac.
Thea: pochissmo corpo, waterly, con una gran frizzantezza e bollicine molto fini… ricorda un po’ le birre realizzate con l’estratto di malto…
Cesar: birra un po’ più corposa di quella assaggiatea precedentemente, sempre molto frizzante con bollicine molto fini.
Sophie: La migliore delle tre assaggiate, ed è anche l’unica che ci è stata servita alla spina (la thea e la cesar arrivavano entrambe da bottiglie)
Birrificio HIBU
Koln: già dal nome si intuisce lo stile di riferimento, ovvero la Kolsch. Birra fresca, molto frizzantina, fine, leggermente fruttata. Stile azzeccato anche se non di mio particolare gradimento.
Eil: Birra in stile belga, prodotta con l’utilizzo di belgian Ale; leggermente acidula (acetico?), con un giusto equilibrio tra acido e corpo. Viene servita da delle caraffe per fare in modo di riscaldarla leggermante, in quanto la temperatura delle spina è troppo bassa.
Passeggiando qua e là arriviamo nei pressi dello stando di Beer Concept dove incontro e riconosco un personaggio che vedo spesso dietro le spine del Bei-Ben (locale della provincia di Varese). Facciamo quattro chiacchiere e assaggiamo qualche birretta:
Carlow Irish Stout: sorella della (forse) più famosa o’hara; è una stout con forti sentori di cioccolato, non è molto amara e ha un gran bel profuno, leggermente più estrema della sua sorella più famosa.
Imperial stout (birrificio Left hand): anche questa è una stout decisa, con sentori di cioccolato, forse un po’ più secca della birra irlandese assaggiata precedentemente.
Val dieu Gran cru: birra abbastanza alcolica (si sente l’etilico), dolce con una leggera nota di acidulità.
Bufalo: stout leggera, con un giusto bilanciamento fra dolce e amaro, leggermente “ferrosa”, molto fresca.
Ultima tappa nella zona che è stata ribattezzata “l’angolo delle meraviglia“, dove abbiamo assaggiato e riassaggiato alcune produzioni che ci sono piaciute maggiormente fra Bi-du, Orso Verde (ottima la Rebelde, mentre la backdoor randalizzata mi ha lasciato un po’ perplesso) e Baab.
Conclusioni a fine serata: molte le birre assaggiate, 50% buone, 50% da riprovare o da dimenticare. Questa manifestazione è stata sicuramente una bella esperienza che ci ha permesso di assaggiare delle birre difficili da reperire, incontrare tanti appassionati come noi e scambiare quattro chiacchiere sulle birre assaggiate.
L’organizzazione dell’evento è migliorabile, soprattutto per quanto riguarda la pulizia dei bicchieri, ma tutto sommato è stata comunque un’esperienza gradevole.
Purtroppo non ho partecipato a nessun laboratorio, quindi non posso esprimere una mia personale opinione su questi; spero l’anno prossimo di riuscire a seguirne almeno uno.